La Gara ed il Territorio

Paesaggi mozzafiato, dal lago alla montagna.
Degustazioni gourmet nei suggestivi punti ristoro.
Ciclisti e famiglie unite dallo spirito gravel.
La bicicletta per scoprire, per conoscere e viaggiare, per pedalare e scherzare.

Tutto questo sarà la prima edizione della Gravel Marathon Valle Spluga.

La Valchiavenna non vede l’ora di lasciarsi conquistare dal mondo gravel, una filosofia che unisce la natura con lo sport, la grinta con lo stile, la buona compagnia con le soddisfazioni enogastronomiche.

Tre percorsi per Gravel e Mountain Bike per scoprire i sentieri, i panorami, le emozioni che questo angolo di Lombardia riesce a generare quando la si attraversa in bicicletta.

Una formula vincente, tra la competizione e la cicloturistica, che consente a tutti di partecipare a un vero e proprio tour esperienziale in pieno spirito gravel.

Se sei un esploratore in bicicletta, alla ricerca di un territorio unico, per cultura, morfologia e condizioni climatiche;

Se sei un agonista troverai  i 2 tratti cronometrati più impegnativi, per metterti alla prova con te stesso e con gli altri.

Se sei un gourmet e vuoi vivere una giornata in famiglia o con gli amici, le soste con degustazioni saranno il tuo obiettivo.

Questa è la tua manifestazione, questo è il tuo giorno: domenica 25 settembre 2022

I territori

Valchiavenna

Natura rigogliosa, beni culturali di straordinario pregio e paesaggi suggestivi. Questa è la Valchiavenna, terra di magiche sensazioni, situata tra le Alpi Retiche e Lepontine, ad un soffio dal lago di Como e dalla Svizzera tedesca, crocevia tra i valichi dello Spluga e del Maloja.

Chiavenna

Bandiera arancione e Cittaslow, il borgo è una perla incastonata nelle alpi ricca di angoli e scorci suggestivi; il centro storico risale al periodo rinascimentale, con mura sforzesche ancora visibili. La passerella lungo la Mera permette di godere di un bellissimo scorcio sulle antiche case a picco sul fiume.

Campodolcino

Il cuore verde della Valle Spluga, a 1000 metri di altezza.

Dopo l’apertura dei grandi trafori alpini, la modifica del flusso dei traffici costrinse i valligiani, dalla metà dell’Ottocento, a cercare occupazioni alternative e ad ampliare quella che era un’attività familiare diffusa sin dalla fine del Settecento, ovvero la distillazione della grappa. La lavorazione delle vinacce veniva svolta dai “grapat” (cosí venivano chiamati i distillatori di vinacce) in inverno, permettendo così di lavorare nei campi durante il periodo estivo. La storia dei Grapat di Campodolcino è documentata nel Museo della Via Spluga e Val Sangiacomo.

Madesimo

è il comune italiano più lontano dal mare; divenne una rinomata stazione sciistica già nel 1911, quando si svolsero le prime gare di sci. Ora è meta privilegiata per gli amanti dello Sci alpino e dello Scialpinismo, mentre d’estate per gli amanti del trekking e del ciclismo grazie ai percorsi di MTB e di Downhill.

Il poeta Giosuè Carducci vi soggiornò, a scopo terapeutico, per 15 estati elogiando la purezza dell’aria e la bellezza del paesaggio in alcune sue composizioni poetiche. Nel 1934 si trasferì a Madesimo Mario Bernasconi, Maestro di Sci, in possesso della licenza n. 1 della F.I.S.I che fondò  l’attuale scuola di sci.

Montespluga

Un villaggio alpino a 1900m slm, si affaccia sull’omonimo lago a pochi chilometri dal Passo dello Spluga, d’estate è meta frequentata da ciclisti e camminatori della viaSpluga mentre d’inverno si trasforma in un’università dello Scialpinismo a cielo aperto.

Da Montespluga parte la Gola del Cardinello che arriva fino a Isola; si presume che il primo tentativo di ricavare un passaggio nella gola si ebbe nel 1643. Transitò di qui nel dicembre del 1800 l’esercito francese, condotto dal generale McDonald; nonostante l‘incessante bufera 15.000 uomini riuscirono a raggiungere Splügen. L’impresa comportò la perdita di molti soldati, travolti dalle slavine e scivolati nel baratro.

Isola

è un antico luogo di sosta a 1239 metri di quota, dava il nome al comune di Isolato, ora comune di Madesimo. Isola è tappa dei viandanti della via Spluga, merita una visita la sua chiesa del 1400; da non perdere anche l’antico albergo “Locanda Cardinello” del 1722.

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